Graziano Dominidiato Presidente Confcommercio Fipe VdA: occorre una riforma strutturale
Con l’approvazione del DL Aiuti oggi al Senato, diventa legge il tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti (bar, ristoranti, esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati) nelle gare per l’acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici.
La prossima gara Consip del valore di oltre 1,2 miliardi di euro sarà quindi il vero banco di prova per valutare l’efficacia di queste nuove regole nel segnare una profonda discontinuità con le precedenti gare che hanno portato a commissioni addirittura superiori al 21%.
Questo è il primo risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni nazionali della ristorazione e del commercio e in primo luogo la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) –per rispondere al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto.
Graziano Dominidiato Presidente Confcommercio Fipe VdA commenta: ”Il secondo importante obiettivo da raggiungere riguarda una riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, per intervenire anche sulle gare private che oggi non sono interessate dal provvedimento appena approvato e che, tuttavia, valgono due terzi del mercato. Urge adottare modelli di regolazione mutuati da altri Paesi europei, mettendo al centro la salvaguardia del valore reale del buono pasto, da quando viene acquistato dal datore di lavoro a quando viene speso dal lavoratore. Tale strumento – conclude il Presidente Confcommercio Fipe VdA prevede già importanti vantaggi sia per il datore di lavoro con la decontribuzione, sia per il lavoratore con la defiscalizzazione”.
Molti erano i ristoratori e pubblici esercenti che aspettavano un segnale positivo da parte del Governo. Ogni giorno vengono consumati circa 10.000 buoni pasto nella nostra regione. Al fine di fornire un servizio di qualità è fondamentale che le commissioni siano drasticamente ridotte ed il Governo capisca che è questa la strada giusta da percorrere e il tetto del 5% delle commissioni a carico degli esercenti è un primo importante risultato.
In vista della prossima Legge di Bilancio, proseguirà l’interlocuzione con il MEF per porre fine alle pesanti distorsioni che oggi caratterizzano il mercato dei buoni pasto in Italia.
